Riportiamo le definizioni di alcuni termini tecnici inerenti la nostra attività e che potrete trovare menzionati nel sito (contributi da it.wikipedia.org).
La stampa tipografica è una della molteplici tecnologie utilizzate in una tipografia.
La stampa tipografica viene eseguita utilizzando matrici in rilievo (rilievografia) composte composizioni a mano di caratteri mobili, righe di Linotype o clichés.
Tale tecnologia di stampa eredita il concetto dal torchio pressore ideato da Johann Gutenberg per la sua Bibbia a 42 linee, la stampa tipografica è la tecnica di stampa più tradizionale presente in una tipografia moderna.
Le caratteristiche finali di uno stampato tipografico sono:
La stampa offset è un processo di stampa planografico (riferito al particolare sistema di stampa che utilizza matrici piane tipiche della fototipia e della litografia) indiretto che si basa sul fenomeno di repulsione tra acqua e sostanze grasse (nello specifico gli inchiostri). È un metodo definito planografico perché i grafismi e i -grafismi sono sullo stesso piano, indiretta in quanto la forma di stampa non viene a diretto contatto con il supporto ma l'inchiostro viene trasferito da questa prima ad un cilindro gommato quindi sul supporto.
È stata inventata nel 1875 da Robert Barclay per quanto riguarda la stampa su stagno e successivamente adattato alla stampa su carta da Ira Washington Rubel nel 1904.
L'offset è una tecnica di stampa basata fondamentalmente sullo stesso principio della litografia (esiste anche una tecnica dry offset o offset a secco, molto meno diffusa che utilizza matrici a rilievo). Anziché stampare il foglio a contatto diretto con la pietra o la lastra di alluminio microgranito, la stampa avviene attraverso l'impiego di tre cilindri a contatto tra loro.
Si tratta quindi di una stampa indiretta: ciò significa che la stampa non avviene, come negli altri tipi di stampa di tipo diretto, trasferendo direttamente l'inchiostro dalla lastra (matrice) al supporto, ma avviene con l'inchiostro che viene riportato dalla lastra litografica al caucciù, e da questo alla carta.
I vantaggi principali della stampa offset sono:
Esistono però anche degli svantaggi:
Stampa digitale è un termine generico per identificare un sistema di stampa dove la forma da stampare viene generata attraverso processi elettronici e impressa direttamente sul supporto da stampare.
Gli utilizzi classici di queste macchine sono la rendicontazione bancaria, la stampa di bollette e fatture o di libri-on-demand (nel caso di stampati in bianco e nero) oppure di bassissime tirature di manifesti pubblicitari o stampati a colori con dati variabili impossibili da realizzare in offset e più recentemente anche nel campo delle attività di Transpromo dove alla tradizionale rendicontazione si associano messaggi promozionali. È importante ricordare che la stampa digitle realizzata con alcune macchine di alto livello ha ormai qualità praticamente identica alla stampa offset. Generalmente i quantitativi per i quali la stampa digitale è competitiva con la stampa offset può essere indicato indicativamente in 500 pz; evidentemente ci sono poi tantissime altre variabili quali il formato, i tempi ecc. La stampa digitale si realizza in tempi molto più brevi rispetto alla offset, non avendo bisogno di impianti o computer to plate.
Il grande vantaggio di questa tipologia di macchine è che ad ogni copia, sia essa uguale o diversa da quella precedentemente stampata, il rullo dev'essere necessariamente ricaricato permettendo di stampare sempre la stessa copia o copie differenti senza variare la velocità della macchina. Questa stessa caratteristica però rende la macchina più lenta nel caso di grandi tirature di copie identiche e in grado di stampare solo su supporti cartacei. Inoltre la stampa a toner è sensibile a determinati solventi chimici che possono anche rimuoverla completamente in quanto, a differenza della stampa offset in cui l’inchiostro è assorbito dal supporto, il toner è fissato tramite trattamento termico ad alta temperatura sulla superficie del supporto.
Tecnica particolare per la riproduzione di stampe fotografiche o disegni su carta tramite un plotter inkjet. Serve al controllo della posizione di testo e immagini e della corretta sequenza di piegatura prima della formatura della matrice di stampa.
E' la traduzione italiana dell'imprimatur latino con il significato di autorizzazione alla stampa.
E' la disposizione delle pagine nella matrice di stampa, in funzione delle successive fasi di lavorazione come fustellatura, piega, ecc...
Il materiale Dibond è una lastra composita costituita da due lamiere in alluminio contenenti un nucleo in polietilene. La leggerezza, l'elevata rigidità e la resistenza agli agenti atmosferici, ne fanno un materiale adatto a molteplici usi fra i quali la cartellonistica e la realizzazione di stand.
Foglio sottilissimo di materiale translucido, di solito abbellito con disegni colorati, che viene applicato ai vetri di una finestra, di una vetrina e sim. a scopo decorativo o per consentire il passaggio della luce impedendo la vista.
Le prove stampa certificate Cromaline sono un esempio cartaceo della resa finale approssimata della lavorazione ordinata e sono elaborate dal tipografo. Sono fatte su carta patinata lucida o cartoncino a seconda del tipo di packaging scelto.